
Al centro dell’inchiesta l’accordo tra procura di Taranto e Ilva in amministrazione straordinaria, di cui Amara era consulente legale
Scambi di favori nell’ambito di procedimenti che riguardavano l’ex Ilva di Taranto. Per questi motivi la Procura di Potenza ha disposto diverse misure che riguardano l’avvocato siciliano Pietro Amara, l’ex procuratore Capristo, l’avvocato di Trani Giacomo Ragno e il poliziotto Filippo Paradiso. Nei confronti di Capristo, arrestato un anno fa per concussione, è stato disposto l’obbligo di dimora a Bari.
Amara è destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. I fatti contestati risalirebbero al periodo in cui l’avvocato è stato consulente legale di Ilva quando l’azienda era in amministrazione straordinaria e, in tale veste, avrebbe avuto rapporti, che la Procura lucana considera illeciti, con Capristo.
Agli arresti domiciliari è finito l’avvocato tranese Giacomo Ragno, già condannato nell’ambito del processo sul Sistema Trani che svelò atti di corruzione degli ex magistrati Michele Nardi e Antonio Savasta. In carcere anche il poliziotto Filippo Paradiso, che avrebbe fatto da tramite tra Capristo e Amara.
di: Maria Lucia PANUCCI
ANSA / CIRO FUSCO
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