
Ecco le regole da adottare
A partire da oggi sono in zona bianca due italiani su tre. Si tratta nello specifico di 40,5 milioni di persone. 13 sono le Regioni che hanno attualmente le restrizioni minori mentre ancora 8 sono quelle in zona gialle. Entrano in fascia bianca anche Lombardia, Lazio, Piemonte, Emilia Romagna, Puglia e provincia autonoma di Trento.
Ma quali sono le regole da adottare in zona bianca? In vigore restano sostanzialmente l’obbligo del distanziamento di almeno un metro, l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione delle mani ed il divieto di assembramento, sia all’aperto che al chiuso.
Al momento del passaggio di una Regione in zona bianca, il coprifuoco decade automaticamente. Il divieto di circolazione notturna verrà abolito su scala nazionale, in zona gialla, dal 21 giugno.
Come tra le zone gialle, non è previsto alcun limite agli spostamenti tra zone bianche. Verso le eventuali microczone rosse o arancioni sono sempre consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, salute o situazioni di necessità. Oppure, anche per altri motivi, se si è in possesso di una certificazione verde Covid-19 che dimostri l’avvenuta vaccinazione contro l’infezione, il risultato negativo a un tampone effettuate nelle precedenti 48 ore, oppure un documento che dimostri di essere guariti.
Nelle zone bianche è consentito organizzare feste private successive a cerimonie religiose o civili, dunque matrimoni, cresime, comunioni, battesimi ma anche compleanni, feste di laurea e anniversari. Per parteciparvi però bisognerà avere una delle tre certificazioni verdi previste dai decreti attualmente in vigore: certificato di vaccinazione, che vale 9 mesi a partire dal completamento dell’intero ciclo, dunque anche con la seconda dose, oppure dal 15/esimo giorno dopo la prima dose fino alla somministrazione della seconda, certificato di guarigione, che ha validità 6 mesi, tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento. Nel Dcpm che dovrà essere approvato nei prossimi giorni è previsto che la verifica delle certificazioni spetta “ai soggetti che erogano i servizi per fruire dei quali è prescritto il possesso di certificazione verde e gli organizzatori di eventi ed attività per partecipare ai quali è prescritto il possesso della medesima certificazione, nonché i pubblici ufficiali“.
In zona bianca i bar e i ristoranti sono aperti senza limitazioni di orario, anche alla sera e anche al chiuso. Nessun tetto massimo per il numero di commensali se i tavoli sono all’aperto. È fissato invece a 6, anche non conviventi, quello per i locali all’interno. In ogni caso, va rispettato il distanziamento per evitare assembramenti e c’è ancora l’obbligo di indossare la mascherina per spostarsi nel locale. L’asporto e la consegna a domicilio non hanno limiti orari.
Il Dpcm del 2 marzo che definisce le misure per la zona bianca afferma che “restano sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto e al chiuso“. Di fatto dunque, le discoteche potranno aprire ma solo per l’attività di ristorazione e somministrazione, mentre resta vietato ballare in pista.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: