
Via libera dall’Ue ai primi 25 miliardi entro luglio
Una visita lampo ma molto attesa. La presidente della Commissione europea Ue, Ursula von der Leyen, è arrivata a Roma nel pomeriggio per consegnare al premier Draghi le pagelle Ue sul Pnrr italiano, promosso a pieni voti (ne abbiamo parlato qui).
«E’ una giornata di orgoglio per il nostro Paese ma è solo l’inizio – ha detto Draghi in conferenza stampa. – La sfida ora è l’attuazione del piano, bisogna assicurarci che i fondi siano spesi tutti e soprattutto bene. I soldi del Recovery devono essere spesi tutti, ma soprattutto spesi bene, in maniera efficiente, efficace, ma anche con onestà: nelle ultime settimane abbiamo già fatto importanti passi sulle prime riforme, come governance e semplificazioni».
Una visita al Teatro 5 di Cinecittà, storico teatro delle produzioni cinematografiche di Federico Fellini, agli allestimenti scenografici e il saluto a una rappresentanza delle maestranze. Sono i momenti salienti che hanno scandito la visita di Ursula Von Der Leyen e di Mario Draghi agli Studi Luce di Cinecittà. «Il luogo scelto per questa cerimonia è molto simbolico – ha continuato Draghi. – Qui negli anni del dopoguerra il nostro cinema raccontava la vita delle famiglie italiane, prima gli stenti, poi il lavoro e infine l’entusiasmo. Oggi celebriamo qui con l’approvazione del Pnrr quella che io spero sia l’alba della ripresa».
Una decisione non casuale quella di Cinecittà visto che figura tra i progetti del Recovery. Da tempo infatti è forte la volontà del Governo di rilanciare i mitici studios che hanno fatto la storia del cinema italiano, attirando anche mega-produzioni americane. Questa è l’occasione d’oro che Draghi non può lasciarsi sfuggire. Nel piano sono previsti ben 300 milioni per lo sviluppo dell’industria cinematografica, per il Progetto Cinecittà e per il Centro sperimentale cinematografia. Sono tre le linee di intervento previste: potenziare gli studi cinematografici di Cinecittà per migliorare il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta produttiva, aumentare la capacità di attrazione delle grandi produzioni nazionali, europee e internazionali e potersi confrontare con i grandi competitor internazionali; rilanciare le attività della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia mediante sviluppo di infrastrutture ad uso professionale e didattico tramite e-learning, alla digitalizzazione ed alla modernizzazione del parco immobiliare ed impiantistico; rafforzare le capacità e le competenze professionali nel settore audiovisivo, legate soprattutto a favorire la transizione digitale. «Siamo costruendo le condizioni per un salto di qualità assoluto: una grande operazione industriale per l’Italia e per Roma. Non è fuori luogo parlare di Hollywood europea», aveva detto recentemente il ministro della Cultura Dario Franceschini.
L’ok della Commissione europea assicura all’Italia 25 miliardi di euro entro luglio, ossia la prima tranche dei 191,5 miliardi di euro che affluiranno fino al 2026.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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