
L’Inps ha rilasciato le indicazioni per il 2021
Con il decreto Ristori è stata prorogata per l’anno 2021 l’esenzione contributiva per le assunzioni con contratto di apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Si tratta di uno sgravio contributivo che viene riconosciuto a tutti i settori di attività, sia privati che pubblici, per i giovani che hanno compiuto il 15esimo anno di età fino al compimento del 25esimo.
Nello specifico, lo sgravio sarà riconosciuto per il cd. apprendistato di primo livello in favore dei datori di lavoro che hanno alle proprie dipendenze un numero di addetti inferiore alle 9 persone. L’agevolazione vale per i primi tre anni di contratto dopodiché l’aliquota contributiva resta ferma al 10%. Scende a 8,5 punti percentuali per i periodi contributivi maturati nel primo anno di contratto, e a 7 punti per il secondo anno.
Per tutelare i lavoratori assunti con contratto di apprendistato ci sono alcune tutele assicurative obbligatorie: IVS, assegno per il nucleo familiare, assicurazione contro le malattie, maternità, assicurazione sociale per l’impiego, assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.
Per quanto riguarda lo stipendio, la retribuzione da assoggettare a contribuzione non va adeguata al limite minimo di retribuzione giornaliera. Inoltre non esistono obblighi contributivi per le ore di formazione.
Il datore di lavoro è tenuto a versare il contributo di finanziamento dell’assicurazione sociale per l’impiego, pari all’1,61% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, e l’aliquota contributiva a carico dell’apprendista, pari al 5,84% della retribuzione imponibile.
Infine, per ciò che concerne i contratti di apprendistato di primo livello che sono stati sottoscritti nel 2020 e nel 2021, il decreto Ristori ha previsto uno sgravio contributivo del 100% con riferimento alla contribuzione dovuta, per i periodi contributivi maturati nei primi tre anni di contratto. Il requisito è sempre lo stesso, l’azienda deve contare un massimo di 9 addetti.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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