
Netflix ma non solo: tallonano iQiyi e Roku
La pandemia ha dato uno slancio fortissimo a una tendenza che si era già diffusa a livello globale: quella dello streaming di contenuti video, che ha rivoluzionato il modo di guardare la televisione ma anche di vivere il cinema, le anteprime e le nuove uscite.
Netflix è il grande protagonista di questa trasformazione: l’azienda conta un esercito di oltre 200 milioni di abbonati nel mondo distribuiti in oltre 190 Paesi e in occasione della 93esima edizione degli Academy Awards è risultata la casa di produzione che ha raccolto i maggiori premi. Secondo uno studio condotto da Morgan Stanley il 39% degli americani ha valutato Netflix come il miglior servizio streaming in termini di contenuti.
Ma il colosso dello streaming è stato presto raggiunto e tallonato da alcuni pericolosi rivali: per esempio la Netflix cinese iQiyi che offre un numero limitato di contenuti con pubblicità mentre per accedere all’intero catalogo in modalità ad-free bisogna sottoscrivere un abbonamento a pagamento. Nel 2020 il fatturato è cresciuto del 2% andando a 4,6 miliardi e per l’anno corrente si stima un incremento del 10%.
Un altro esempio è Roku, nata da una costola di Netflix, che è definita la Svizzera dello streaming e fornisce la sua tecnologia software ai produttori di smart Tv e vende dispositivi a proprio marchio, ben vista dagli analisti perché ha ampi margini di crescita.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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