Il colosso è stato multato per oltre 100 milioni di euro per abuso di posizione dominante
Google non rimane a guardare e fa ricorso contro la maxi multa Antitrust da oltre 102 milioni di euro, inflitta per abuso di posizione dominante. In particolare il colosso avrebbe fatto lo sgambetto all’app Juicepass di Enel X che permette di trovare e prenotare una colonnina di ricarica per favorire la sua Google Maps che ha funzioni analoghe (guarda qui).
Posizione non condivisa dal colosso di Mountain View. «È importante chiarire che le persone hanno sempre potuto scaricare e utilizzare JuicePass sul proprio smartphone Android – si legge in una nota. – Ma a causa del numero ridotto di veicoli elettrici nel 2018, Android Auto non aveva ancora condotto un’adeguata ricerca su come permettere agli automobilisti di cercare, trovare e pagare una stazione di ricarica in modo sicuro e durante la guida tramite lo schermo dell’auto. Per mettere le cose in prospettiva, a quel tempo in Italia le auto elettriche erano meno di 2 ogni 1.000 auto connesse, e meno di una ogni 10 milioni di dispositivi Android a livello globale».
Da Google precisano di lavorare su questi aspetti dal 2019 cercando di coinvolgere anche Enel. «A ottobre 2020 abbiamo pubblicato un nuovo modello che permette alle app di ricarica di funzionare secondo le linee guida sulla sicurezza di Android Auto – si legge ancora. – Da quel momento, molti sviluppatori, tra cui ChargePoint, EVMap, PlugShare e evway, hanno usato questo modello con successo e hanno pubblicato le loro app per la ricarica su Android Auto. Ma a differenza loro, Enel X ha scelto di non utilizzare il nuovo modello».
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: EPA/DANIEL DEME
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