
Le importazioni mondiali sono in rialzo al +8,9% per quest’anno e +6,4% per il 2022
La bilancia commerciale è positiva per l’Italia con l’export che raggiunge risultati superiori ai livelli pre-Covid: nel primo quadrimestre del 2021 registra un +19,8% tendenziale, e, soprattutto, un +4,2% sullo stesso periodo del 2019 per un totale di 161,549 miliardi di euro nel 2021, secondo i dati Ice presentati oggi nell’ambito della XXXV edizione del Rapporto sul commercio estero davanti al ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, al presidente Istat, Gian Carlo Blangiardo. «Fra i Paesi del G8 l’Italia è seconda per minor flessione dell’export e ha performato molto meglio di Francia, Regno Unito e Stati Uniti», ha detto il presidente dell’Ice, Carlo Ferro.
Lo studio rivela che già durante la pandemia, nel confronto con gli altri Paesi, il contributo dell’export al PIL dell’Italia era stato meno sfavorevole di quello delle altre componenti, consumi e investimenti.
La crescita riguarda quasi tutti i settori: i prodotti alimentari bevande e tabacco registrano +5,3% rispetto allo stesso periodo del 2020 e, addirittura, +12,3% sullo stesso periodo del 2019; il settore dei metalli vede un +29,1% sul primo quadrimestre del 2020 e un +12% sullo stesso periodo del 2019; gli apparecchi elettrici +31,6% rispetto allo stesso periodo del 2020 e +8,2% sul 2019.
«Le prospettive di ripresa del commercio mondiale sono solide. Le importazioni mondiali sono in rialzo al +8,9% per quest’anno e +6,4% per il 2022, a prezzi costanti, confermando il recupero dei livelli pre-Covid entro fine anno», ha aggiunto Ferro.
di: Maria Lucia PANUCCI
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