
L’indagine di Confturismo: il 34% degli italiani ha annullato le ferie
L’estate del 2021 era partita bene facendo sperare il meglio per il settore del turismo, sfiaccato dalla lunga pandemia. Tuttavia secondo un’indagine condotta da Confturismo, l’aumento dei contagi e la diffusione della variante Delta ha spaventato gli italiani, che in buona percentuale hanno annullato le vacanze.
Il 34% dei 17 milioni di cittadini pronti a partire ha dichiarato di aver già disdetto almeno una delle prenotazioni di servizi turistici fatte in precedenza. Si tratta di una cifra pari a 5,8 milioni di persone. Il restante 66% per un terzo ha detto di essere pronto a disdire quanto prenotato al peggioramento degli indici epidemiologici. Numeri che vanno a sommarsi agli 8 milioni di vacanzieri estivi che mancavano già in partenza rispetto ai numeri pre-pandemici.
Luglio si chiude perciò ben al di sotto delle aspettative: il 9% degli intervistati che ha scelto questo mese per vacanze di 3-7 giorni e il 13% per vacanze di oltre 1 settimana. Ma nelle previsioni dei connazionali scende anche agosto, soprattutto come mese per le ferie di oltre 7 giorni, passando dal 33% al 28% delle preferenze; mentre resta per ora in auge settembre, soprattutto per short break di 1 o 2 notti al massimo.
Soffrono molto anche le mete estere: 9 italiani su 10 optano per restare nei confini nazionali, il valore più alto mai registrato in cinque anni di rilevazioni. Le mete interne preferite sono Puglia, Sicilia e Toscana, insieme a Veneto, Emilia Romagna e Liguria.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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