
Il fabbisogno ha raggiunto i 79 miliardi in 7 mesi. La spesa per interessi sui titoli di Stato presenta una diminuzione di circa 300 milioni
A luglio il saldo del settore statale si è chiuso con un avanzo di quasi 6 miliardi, 5,7 miliardi per la precisione, in miglioramento di circa 12.900 milioni rispetto al risultato del corrispondente mese dello scorso anno che registrava un negativo di oltre 7 miliardi.
Il fabbisogno pubblico dei primi 7 mesi del 2021 ha raggiunto i 79 miliardi. Con un miglioramento di oltre 23 miliardi, rispetto ai 102 miliardi dello stesso periodo del 2020. «Nel confronto con il corrispondente mese del 2020 – commenta il Mef – il miglioramento del saldo è dovuto all’aumento degli incassi fiscali legato all’effetto della congiuntura e ai maggiori incassi sui conti di tesoreria relativi ai proventi delle aste delle quote CO2 e ai maggiori incassi relativi ai Fondi di rotazione per le politiche comunitarie. L’effetto positivo è accentuato dalla riduzione dei pagamenti dovuta a minori spese da parte delle Amministrazioni Centrali e minori erogazioni dei contributi a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate rispetto allo stesso mese dell’anno precedente».
La spesa per gli interessi sui titoli di Stato ha registrato nei primi 7 mesi del 2021 una diminuzione di circa 300 milioni.
di: Maria Lucia PANUCCI
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