
Nel secondo trimestre l’utile batte le attese. In arrivo fra ottobre e novembre due cedole per complessivi 17,17 centesimi. Superata in anticipo sul piano la riduzione degli Npl
Balza a tre miliardi di euro l’utile netto semestrale di Intesa Sanpaolo, in rialzo del 17,8% rispetto ai 2,566 miliardi nell’analogo periodo nel 2020. Per l’intero anno il gruppo bancario guidato da Carlo Messina si attende un utile netto minimo di quattro miliardi di euro. Nel solo secondo trimestre 2021 il risultato netto, pari a 1,51 miliardi, ha battuto il consensus Bloomberg che pronosticava un dato pari a 915,1 milioni.
I proventi operativi netti sono aumentati dell’1,7% a 10,7 miliardi, con gli interessi netti pari a 3,9 miliardi (-3,2%) e le commissioni nette per 4,7 miliardi (+13,2%). Nel trimestre sono stati ridotti i crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa 46 miliardi dal picco di settembre 2015 e di 33 miliardi dal dicembre 2017 superando in anticipo, per 7 miliardi, l’obiettivo di riduzione pari a 26 miliardi previsto per l’intero quadriennio del Piano di Impresa 2018-2021. In arrivo fra ottobre e novembre due cedole per complessivi 17,17 centesimi.
«I risultati del primo semestre 2021 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da Covid-19 e sono pienamente in linea con il conseguimento di 4 miliardi di euro di utile netto minimo per l’anno», si legge nella nota della banca.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / DANILO SCHIAVELLA / PAL
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