
Console italiano a Kabul: “scene drammatiche”
Al Jazeera ha riportato che a Jalalabad, in Afghanistan, centinaia se non migliaia di persone stanno protestando contro l’abolizione della bandiera nazionale afghana, sostituita ovunque dai talebani. Gli scontri hanno portato ad almeno due morti e 12 feriti.
A Bamiyan la statua di un eroe sciita anti talebano, Abdul Ali Mazari, è stata abbattuta.
Il console italiano a Kabul, Tommaso Claudi, rimasto in loco per tenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire le operazioni di rientro, ha raccontato di aver assistito a scene drammatiche: «grazie al nuovo metodo stabilito, ossia una cogestione con il personale militare Usa di uno dei gate di ingresso, e grazie all’eccezionale lavoro dei Carabinieri dell’Ambasciata e dei paracadutisti della Folgore arrivati ieri, siamo riusciti a far entrare in aeroporto la fondazione Veronesi al completo, Zahra Ahmadi con i familiari, una parte del personale interinale dell’ambasciata e un consistente numero di ex collaboratori della Difesa in Afghanistan».
Claudi ha aggiunto che sono stati mandati in Italia anche alcuni collaboratori afghani che negli anni hanno aiutato a gestire la difficile situazione. «In Afghanistan stiamo assistendo ad una grande tragedia umanitaria e tutti stiamo dando il massimo mettendoci tutto il cuore e la professionalità di cui siamo capaci», ha concluso.
Intanto in Europa è profonda la preoccupazione per le donne dell’Afghanistan. «Siamo profondamente preoccupati per le donne e le ragazze afgane, i loro diritti all’istruzione, al lavoro e alla libertà di movimento. Chiediamo a coloro che occupano posizioni di potere e autorità in tutto l’Afghanistan di garantire la loro protezione», si legge in una dichiarazione firmata da Ue, Usa, Albania, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Salvador, Honduras, Guatemala, Macedonia del Nord, Nuova Zelanda, Norvegia, Paraguay, Senegal, Svizzera e Regno Unito.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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