
È dovuto al boom del mercato del lavoro
Secondo quanto emerge dalla prima elaborazione di IHS Markit sul PMI dell’Eurozona, per la prima volta nel periodo pandemico l’espansione del terziario ha superato quella del manifatturiero, grazie alle progressive riaperture dell’economia, che hanno portato al progredire con i tassi più elevati degli ultimi due decenni. Un ritmo di crescita indebolito solo dai ritardi sulla catena di distribuzione.
Il PMI Composito dell’Eurozona è sceso a 59,5 punti dal record di luglio di 60,2. È la seconda espansione più rapida dal 2006.
Il Pmi servizi si è attestato a 59,7 punti, mentre a luglio era 59,8, marginalmente più lenta. La crescita del settore terziario ha superato per la prima volta quella del manifatturiero, grazie alla progressiva diminuzione delle misure anti Covid-19 nel corso del mese.
Il Pmi manifatturiero nella zona euro è sceso a 61,5 punti dai 62,8 di luglio. Segno di un infiacchimento, nonostante la produzione manifatturiera abbia continuato ad aumentare.
Il livello di fiducia è rimasto tra i maggiori dal 2012, anno in cui i dati comparabili sono stati per la prima volta disponibili.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
Ti potrebbe interessare anche: