
“Chi investe le risorse stanziate per il Pnrr avrà il dominio dei mercati nei prossimi decenni”
«Oltre ad Intesa ed Unicredit c’è spazio per almeno una terza banca italiana». Ne è convinto il presidente di Intesa, Gian Maria Gros Pietro, intervenuto a margine del Forum Ambrosetti 2021 in corso a Cernobbio. «Se gli operatori italiani forti diventassero almeno tre faremmo più contenti i clienti, diventeremmo più efficienti e questo ci aiuterebbe a fare concorrenza in Europa», ha detto, puntualizzando comunque che non entrerà nel merito delle attività di altre banche italiane.
Parlando della crisi, Gros-Pietro ha affermato che “è anomala, non è né finanziaria né ciclica“. «Ora stiamo crescendo a un ritmo che non abbiamo mai visto negli ultimi 20 anni – ha continuato. – Occorre far sì che questa velocità la manteniamo».
Più in generale, interpellato sull’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ha sottolineato che “sta andando bene“. «Non era così scontato che si riuscisse a far approvare a livello europeo un piano di quest’importanza – ha puntualizzato. – Questo è un cambiamento genetico degli accordi europei, della struttura dell’Unione europea. Non era così scontato che questo piano potesse riservare all’Italia una quota così ampia».
Il presidente si è anche detto convinto che le imprese chiederanno i 400 miliardi di euro messi a disposizione da Intesa Sanpaolo, perché oggi “ci sono obiettivi, possibilità“. Fra le opportunità di investimento ha citato quelli nella lotta al cambiamento climatico e nell’economia sostenibile, affermando “chi investe in queste direzioni avrà il dominio dei mercati nei prossimi decenni”.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA / MATTEO BAZZI
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