
Dai dati della Nota mensile dell’Istituto emergono indicazioni di nuovi aumenti nei prossimi mesi
Nei prossimi mesi i prezzi continueranno a salire. Ad affermare l’avanzata dei nuovi rincari è l’Istat, sull’onda della ripresa dell’inflazione. Il maggior impatto sarà sulle famiglie italiane e sulle imprese.
In particolare, a subire i maggiori rincari saranno i costi dell’energia e, in generale, delle principali materie prime. A cascata poi seguiranno gli aumenti dei prezzi delle vendite e delle bollette per i consumatori e della produzione e dell’import per l’industria.
«Dalle aspettative di inflazione degli operatori economici ad agosto sono emerse indicazioni di nuovi incrementi dei prezzi per i prossimi mesi – si legge nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana dell’Istituto. – É salita la percentuale dei consumatori che si attendono un forte aumento dei prezzi, mentre tra le imprese si manifestano attese di rincari nel settore delle costruzioni e per i beni del comparto manifatturiero destinati al consumo».
Sulla prospettiva si è espresso anche il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi: «Confindustria sta monitorando con preoccupazione l’escalation congiunturale dei prezzi delle principali commodity. Tra questi il prezzo dell’energia elettrica – ha affermato in un videomessaggio all’assemblea di Elettricità Futura. – Queste tensioni di mercato devono essere comprese nei loro fattori di origine e gestite di conseguenza. Non devono farci arretrare rispetto agli obiettivi di sostenibilità per le generazioni future, né mettere a repentaglio lo slancio produttivo del Paese, soprattutto in questa delicata fase di ripresa».
Bonomi, dunque, torna a chiedere un intervento per mitigare il problema che sul fronte delle materie prime, come rimarcato in questi giorni, non è solo dell’industria italiana ma europea.
Questi i dati illustrati: il prezzo dell’energia elettrica è aumentato di oltre l’80% rispetto a gennaio di quest’anno, quello del gas naturale, da cui dipende il prezzo dell’energia elettrica, di oltre il 100%. Ad agosto, in base alla stima preliminare diffusa dall’Istat a fine mese, l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) ha registrato un incremento annuo del 2,1% (2 decimi di punto al di sopra del mese precedente).
A correre di più sono stati i beni energetici, con un rincaro che sfiora il 20% e una crescita decisamente sostenuta per le tariffe di luce e gas (di oltre il 34%), aumentate a luglio. Ad ottobre, inoltre, scatteranno le tariffe aggiornate per l’ultimo trimestre dell’anno (ne abbiamo parlato qui).
In attesa di un eventuale nuovo intervento di riduzione da parte del Governo, i consumatori già temono “la stangata d’autunno” che, secondo il Codacons, potrebbe pesare fino a 1.500 euro in più a nucleo, ed il rischio di maxi-aumenti per le bollette.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA
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