
Pesano i dati provenienti dalla Cina che hanno deluse le attese. Focus oggi sull’inflazione in Italia
Avvio debole questa mattina per le Borse europee dopo una serie di indicazioni deludenti giunte dalla Cina, che suggeriscono come il ritorno dell’epidemia di Covid stia impattando sul ritmo della ripresa economica (guarda qui). Nei primi minuti di contrattazione i listini del Vecchio continente si muovono in ordine sparso, con l’indice inglese che cede lo 0,07%, mentre il Dax avanza di solo lo 0,04% e il Cac40 indietreggia dello 0,10%.
Anche Piazza Affari parte in calo con l’indice Ftse Mib che segna -0,07% a 26.008 punti. Tra le big si segnala Generali (+0,45% a 17,68 euro) il cui cda riunitosi ieri ha preso atto della ricandidatura di Donnet per un terzo mandato alla guida della compagnia. Si muove in rialzo anche oggi ENI (+0,48%), così come Stellantis (+1,17%) con la crisi dei chip sempre in primo piano.
A Wall Street i future sono positivi (S&P +0,08%, Dow Jones +0,09% e Nasdaq +0,12%), in recupero dopo la chiusura negativa di ieri (S&P -0,57%, Dow Jones -0,84% e Nasdaq -0,45%). Invece l’Asia è in rosso (Nikkei -0,46%, Shanghai -0,31%, Hong Kong -1,56%) non solo per i dati deludenti dalla Cina ma anche per le azioni legate al business dei casinò in fotte calo sui timori di nuove strette regolamentari in arrivo da Macao (leggi qui).
Nel valutario l’euro/dollaro tratta a 1,18, +0,01%, il dollaro/yen a 109,54, -0,12% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,381, +0,04%. Il petrolio Wti guadagna lo 0,70% a 70,95 dollari al barile e il Brent fa +0,71% a 74,12 dollari al barile. L’oro scende dello 0,14%, ma resta sopra quota 1.800 dollari a 1.804 dollari l’oncia.
La seduta sarà animata da altre indicazioni. Nel corso della mattina verranno diffusi l’inflazione in Italia e la produzione industriale nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungerà la produzione industriale.
di: Maria Lucia PANUCCI
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