
Gli esercizi ricettivi e di ristorazione pagano il prezzo più alto della crisi
Buone notizie arrivano dal mondo imprese. Diminuiscono i fallimenti ed aumenta il numero delle nuove imprese. A dirlo è l’Istat. Nel secondo trimestre 2021 le registrazioni di nuove attività segnano un ulteriore aumento congiunturale (+3,2%), dopo quello del trimestre precedente. Sempre su base congiunturale, rispetto al primo trimestre, i fallimenti si riducono dell’8,9%, dopo la risalita registrata nei trimestri precedenti.
Al netto della stagionalità le nuove registrazioni hanno superato i livelli pre-crisi solo nei settori delle costruzioni, dei servizi di informazione e comunicazione e nelle attività finanziarie, immobiliari e professionali. Soffrono invece i settori ricettivi e della ristorazione. Nel secondo trimestre di quest’anno le registrazioni di nuove imprese, che sono ancora inferiori del 40,6% rispetto al livello medio del 2019, registrano un calo congiunturale solo del 5,7%, annullando in buona misura il risultato positivo del trimestre precedente. Molto penalizzati anche i servizi di trasporto che flettono del 5,7% e i cui livelli risultano del 23,2% inferiori a quelli medi del 2019.
Rispetto al primo trimestre dell’anno, il numero di procedure fallimentari si riduce in tutti i settori. Risultano in aumento solo nei servizi sanitari, assistenziali, di istruzione, intrattenimento e di cura alla persona, dove salgono del 3,9%.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO:ANSA/LUCA ZENNARO
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