
I giudici hanno dato ragione alla Fiom Cgil, che aveva impugnato il procedimento avviato verso i 422 dipendenti licenziati dal gruppo. “L’azienda ha violato lo Statuto dei lavoratori”
Revocata l’apertura dei licenziamenti collettivi per la Gkn di Campi Bisenzio. Il Tribunale del Lavoro di Firenze ha dato così ragione alla Fiom Cgil che aveva impugnato il procedimento avviato verso i 422 dipendenti licenziati dalla multinazionale britannica che si occupa principalmente della realizzazione di componenti destinate alle industrie del settore automobilistico e quello aerospaziale.
Per il tribunale la multinazionale, controllata da un fondo d’investimento Melrose, ha violato l’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, mettendo in atto comportamenti anti sindacali. «Il Tribunale – si legge in un passaggio della provvedimento – in parziale accoglimento del ricorso, accertata l’antisindacalità delle condotte di Gkn nel licenziare 422 dipendenti via email ha imposto di revocare la lettera di apertura della procedura ex L.233/91 e di porre in essere le procedure di consultazione e confronto dell’articolo 9 parte prima Ccnl e dell’accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione. Gkn, inoltre, dovrà pubblicare il testo integrale del decreto su diversi quotidiani e pagare le spese di giudizio alla Fiom che aveva promosso il ricorso».
Circa 15 mila persone erano scese in piazza a Firenze venerdì per la manifestazione nazionale indetta contro i licenziamenti nello stabilimento (guarda qui).
Il caso della Gkn si era aperto a metà luglio quando i lavoratori erano stati informati di aver perso il posto di lavoro con una email. L’intenzione dell’azienda era quella di delocalizzare la produzione di semiassi per i veicoli in Polonia, chiudendo il sito di Campi Bisenzio che fino al 1994 era stato della Fiat (leggi qui).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI
Ti potrebbe interessare anche: