
A 126 soggetti con prestiti oltre i 25 milioni fanno capo 2,9 miliardi di Npl
Secondo quanto emerge da un’analisi della Fabi sui dati circa i crediti deteriorati, a pesare sui bilanci delle banche italiane sarebbero principalmente i gruppi industriali e le grandi aziende, con i prestiti non rimborsati. Tuttavia, rimangono i piccoli debitori, ovvero le famiglie, le partite Iva e le PMI, ad avere maggiori difficoltà a saldare le rate.
Il 60% delle rate non pagate fa capo al 4,39% di clienti, per prestiti superiori a 500 mila euro per un totale di 28 miliardi di sofferenze. A 126 soggetti con prestiti oltre i 25 milioni, ovvero lo 0,002% della clientela, fanno capo 2,9 miliardi di Npl, corrispondenti al 6,12% delle sofferenze.
«Le banche puntano molto sulla vendita di prodotti finanziari e poco sui prestiti – ha spiegato il segretario generale della Fabi Lando Sileoni – un’attività che è ancora molto legata ai rapporti personali dei banchieri con le imprese. C’è ancora molto credito relazionale, finanziamenti agli amici degli amici».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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