Ecco le realtà più innovative d’Italia secondo il social del lavoro
Tecnologia finanziaria, acquisti immobiliari e servizi di logistica, ma anche cibo hawaiano, food delivery e abbigliamento vintage: sono solo alcuni degli ambiti in cui operano le 10 aziende che LinkedIn ha incoronato come le più innovative d’Italia.
Lo studio si pone anche forma di incentivazione alla ricerca di impiego per le fasce più giovani della popolazione, attirate da una selezione variegata e al passo coi tempi, capace di scandagliare settori già storicamente consolidati ma anche nuove tendenze in via di affermazione.
È emblematico lo scontro al vertice, che vede in testa due realtà non più vecchie di un lustro: la prima è la fintech Banca AideXa, nata meno di un anno fa, mentre di tutt’altro genere – seppur condivida con lei l’origine milanese – è la seconda, la catena di ristoranti Poke House, sorta nel 2018 e premiata soprattutto per la sua attenzione nella gestione delle relazioni con i clienti.
Per l’ultimo scalino del podio si cerca casa con la proptech Casavo, sempre meneghina, e non si esce dal capoluogo lombardo per tutto il resto della cinquina, grazie ai servizi fotografici di Boom Image Studio e ai finanziamenti digitali di Credimi.
Avete ancora fame? Speriamo abbiate gradito i piatti offerti alla seconda posizione, perché in sesta posizione c’è I Love Poke, sempre, rigorosamente all’ombra del Duomo, ma questa volta dietro l’iniziativa di una promessa tutta americana, la newyorkese Rana Edwards.
Si torna nel territorio della tecnofinanza con il numero 7 della graduatoria, la start-up Scalapay, forte del suo servizio di pagamenti dilazionati, ma per lo scalino successivo si approda a Verona, dove Enrico Pandian, poco più di 7 anni fa, fondò Supermercato24, servizio di consegne a domicilio del cibo che oggi rinasce col nome di Everli.
Rientriamo a Milano per il fondo della classifica, occupato da Milkman, leader nel settore delle consegne e dalla très chic La DoubleJ, il vostro nuovo punto di riferimento se impazzite per la moda rétro e per gli accessori più bizzarri.
di: Andrea BOSCO
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