Non solo “lati oscuri della luna”, “animali” e “muri”: agli albori della band c’era il “diamante pazzo” Syd Barrett, la cui 12 corde sarà battuta da Cheffins a fine mese
È stato lo strumento che ha accompagnato i sue due unici dischi solisti, realizzati a poca distanza dall’unico album della band a cui partecipò integralmente come compositore ed esecutore, il debutto The Piper at the Gates of Dawn: la chitarra acustica Yamaha di Syd Barrett, primo leader dei Pink Floyd, è stata messa all’asta da suo nipote Mark.
Destinatari delle previste 10 mila sterline di ricavato saranno l’ente di salute mentale Mind e l’Arthur Rank Hospice, entrambi situati nel Cambridgeshire, dove il musicista, afflitto da una personalità fragile e da vari disturbi psicologici, si confinò in un regime di autoreclusione per tutto il resto della sua vita, fino alla morte avvenuta nel 2006.
Non sarà l’unico cimelio battuto da Cheffins a recare la firma della meteora della psichedelia: la casa d’aste mette a disposizione anche una natura morta ad acquerello intitolata Still life with lemons and green bottles, realizzata a pochi mesi dalla scomparsa e valutata non meno di quattromila sterline.
Completa la lista dei memorabilia del Cappellaio Matto per antonomasia del rock britannico un tavolo da giardino corredato di quattro sedie che lui stesso ha realizzato e una foto che ritrae davanti al loro liceo il giovane Syd Barrett e il suo amico e ben più longevo successore alla guida del complesso, Roger Waters.
di: Andrea BOSCO
FOTO: ANSA
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