La ricerca australiana svela pregi e difetti del telelavoro
Lo smartworking ha rivoluzionato la vita dei lavoratori di tutto il mondo e anche delle loro famiglie, in bene e in male.
Secondo una ricerca condotta da un team della Flinders University, in Australia, i bambini più piccoli dormono di più e meglio se mamma e papà lavorano da casa; ma è altrettanto vero che durante il giorno passano più tempo da soli davanti a televisione, pc e tablet.
Per quanto riguarda i genitori, lo smartworking ha comportato una ridotta sonnolenza diurna ma anche un leggero aumento di sintomi depressivi.
Lo studio è stato condotto su 1.518 bambini di età compresa tra uno e 18 mesi, sfruttando una tecnologia di video-sonnografia automatizzata. I genitori hanno compilato dei questionari online sull’esposizione dei bambini agli schermi e sono stati interrogati per valutarne l’aspetto psicologico.
Nello specifico è emerso che il sonno dei bambini è aumentato in media di 40 minuti per i più piccoli e di 18 minuti per i più grandi.
«I risultati mostrano la necessità di incoraggiare i genitori da una parte a ridurre il tempo dei loro figli davanti agli schermi e, dall’altra, a scegliere contenuti multimediali digitali appropriati – ha spiegato uno degli autori dello studio, il dottor Kahn – inoltre, nonostante alcuni aspetti negativi, l’aumento della durata del sonno infantile e la conseguente diminuzione della sonnolenza diurna dei genitori suggeriscono che il telelavoro ha benefici sostanziali. In conclusione: consentire ai genitori di lavorare da casa dovrebbe essere considerato attentamente per migliorare il benessere famigliare anche in post-pandemia».
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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