
La società ha affermato in una nota che VLA2001 ha dimostrato “superiorità” contro AZD1222, il vaccino sviluppato da AstraZeneca.
Il fronte anti-Covid procede spedito e a confermarlo questa volta sono i risultati positivi per la terza fase di sperimentazione del candidato contro il Covid-19, VLA2001, un vaccino inattivato e coadiuvato, sviluppato dalla società biotecnologica francese Valneva.
Pare che il farmaco provochi una maggior risposta immunitaria rispetto ad AZD1222, il vaccino sviluppato dalla britannica AstraZeneca. In particolare i partecipanti allo studio, a cui sono state iniettate due dosi del vaccino Valneva, hanno sviluppato più anticorpi e meno effetti collaterali rispetto a quelli a cui è stato somministrato quello di AstraZeneca in uno studio su circa 4.000 adulti. Entrambi i gruppi hanno avuto lo stesso numero di casi di Covid e nessun paziente si è ammalato gravemente, come ha tenuto a precisare l’azienda francese.
La società ha dichiarato di stare preparando una serie di studi sui bambini tra i cinque e i 12 anni, nonché uno studio mirato a valutare la performance di VLA2001 nei soggetti che necessitano di una dose di richiamo. L’obiettivo è proporre una vaccino alternativo a coloro che non lo hanno ancora ricevuto. «Siamo impegnati a portare il prima possibile il nostro candidato vaccinale differenziato alla licenza, e continuiamo a credere che saremo in grado di dare un contributo importante alla lotta globale contro la pandemia di covid-19», ha affermato Thomas Lingelbach, ceo di Valneva,.
La società ha avviato la richiesta di approvazione presso l’agenzia di regolamentazione dei medicinali e prodotti sanitari del Regno Unito (Mhra) e si sta preparando a sottoporre la richiesta anche all’Agenzia europea per i medicinali (Ema).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/OXFORD UNIVERSITY / JOHN CAIRNS
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