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Economia

Digital Tax, intesa tra 6 Paesi tra cui l’Italia

Maria Lucia Panucci
22 Ottobre 2021
Digital Tax, intesa tra 6 Paesi tra cui l’Italia
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L’accordo dovrà favorire il passaggio dalle attuali imposte sui servizi digitali alla nuova soluzione multilaterale. Gli altri firmatari coinvolti sono Austria, Francia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti Intesa sulla […]

L’accordo dovrà favorire il passaggio dalle attuali imposte sui servizi digitali alla nuova soluzione multilaterale. Gli altri firmatari coinvolti sono Austria, Francia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti

Intesa sulla Digital Tax tra Austria, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti che hanno annunciato i termini di un accordo transitorio per il passaggio dalle attuali imposte sui servizi digitali alla nuova soluzione multilaterale e si sono impegnati “a proseguire le discussioni su questo argomento attraverso un dialogo costruttivo“.

Lo annuncia in una nota il ministero dell’Economia ricordando che tale intesa è a sostegno dello “storico accordo” raggiunto l’8 ottobre scorso tra 136 Paesi, rappresentativi del 94% del PIL mondiale su un pacchetto di riforme delle regole fiscali internazionali da attuare nel 2023, fondato su due pilastri: una aliquota minima globale del 15% e la redistribuzione del gettito a favore dei Paesi dove le multinazionali realizzano il business. Un sistema che dovrebbe agire come deterrente alla tassazione di vantaggio praticata da alcuni Paesi (guarda qui).

«Queste riforme stabiliranno un sistema fiscale più equo, più stabile e maggiormente in grado di soddisfare le esigenze dell’economia globale del 21esimo secolo – spiega la nota del Mef. – Questo compromesso rappresenta una soluzione pragmatica che aiuta a garantire che i Paesi citati possano concentrare i loro sforzi collettivi sulla riuscita attuazione dello storico accordo del Quadro Inclusivo OCSE/G20 su un nuovo regime fiscale multilaterale e consente la cessazione delle misure commerciali adottate in risposta alle imposte sui servizi digitali. Nel complesso, questo accordo politico bilancia attentamente le prospettive di diversi paesi ed è un’ulteriore dimostrazione del nostro impegno a lavorare insieme per raggiungere un consenso e per realizzare riforme multilaterali di vasta portata che aiutino a sostenere le nostre economie nazionali e le finanze pubbliche».

di: Maria Lucia PANUCCI

FOTO: ANSA

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