
Il rapido rimbalzo dei Paesi asiatici, fattori stagionali e la ripresa della domanda di carburante sono motivi che spingono al rialzo le previsioni, senza contare il passaggio da gas a petrolio che potrebbe rafforzare ulteriormente la tendenza
Il rally del petrolio non è destinato a fermarsi. La performance da inizio anno dell’oro nero viaggia tra il +66% del Wti e il +75% del Brent. E Goldman Sachs ha rivisto recentemente al rialzo le stime sui prezzi del petrolio. Il Brent è dato a quota 90 dollari al barile a fine anno, sulla base di una domanda globale elevata. Quest’ultima è ora sopra i 99 milioni di barili al giorno e si ritiene che rimarrà vicino ai livelli pre-pandemici di 100 milioni di barili al giorno durante l’inverno.
Il rapido rimbalzo dei Paesi asiatici, fattori stagionali e la ripresa della domanda di carburante sono tutte ragioni che supportano queste previsioni. Inoltre il passaggio da gas a petrolio potrebbe contribuire ad alimentare le richieste di greggio di almeno un milione di barili al giorno (forchetta 0,8-1,3 milioni), spingendo il Brent oltre il prezzo stimato per la fine dell’anno.
Secondo gli esperti c’è ancora sufficiente margine al rialzo grazie alla rimozione delle restrizioni ai viaggi internazionali e al ritmo ancora robusto della crescita economica nel 2021 e nel 2022.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: