
Focus su pil e inflazione della zona euro. Molte trimestrali attese. In serata decisione di Dbrs sul rating dell’Italia
Avvio in calo questa mattina per le Borse europee nell’ultima seduta della settimana. Nei primi minuti di contrattazione segno meno per il Dax di Francoforte che cede lo 0,77%, in contrazione anche l’indice inglese Ftse 100 che perde lo 0,67% e il Cac40 che segna un -0,54%.
Piazza Affari arretra dello 0,45% a 26.770 punti dopo il moderato rialzo della vigilia. Tra le big si segnala il -1,9% di STM (reduce dai massimi a oltre 20 anni toccati ieri) che paga i deboli riscontri arrivati da Apple. Male anche Banco BPM (-3%), Fineco (-2%) e Campari (-2,1%).
In rialzo invece ENI (+0,64% a 12,24 euro). Molto bene anche Exor (+2%) che ha stretto un nuovo accordo con Covea per la cessione di PartnerRe (compagnia di riassicurazione con sede alle Bermuda interamente di proprietà di Exor) per 9 miliardi di dollari.
Mentre i future di Wall Street soffrono (S&P -0,45%, Dow Jones -0,19% e Nasdaq -0,81%) per i conti sotto le attese di Amazon e Apple, anche se il gigante di Cupertino ha registrato l’ennesimo trimestre record per i ricavi (guarda qui), la settimana si conclude a due velocità in Asia con il Nikkei che fa +0,17%, Shanghai +0,53% e Hong Kong -0,58%.
Nel valutario, l’euro/dollaro è a 1,166 (-0,12% dopo essere salito nella notte), il dollaro/yen a 113,59, +0,03% e il cross tra sterlina e dollaro è a 1,378, -0,03%. Il Bitcoin fa +1,12% a 61.241 dollari, tornando vicino al suo massimo storico di 64.895 dollari toccati lo scorso aprile. Intanto tra le commodities i prezzi del petrolio misti: il Wti perde lo 0,07% a 82,75 dollari al barile, rimanendo comunque sui massimi da sette anni, il Brent fa +0,32% a 84,59 dollari, sempre al top da tre anni. L’oro tratta resta sotto ai 1.800 dollari l’oncia, e tratta a 1.797 dollari (-0,28%).
La mattinata sarà nuovamente animata da numerose trimestrali europee, tra cui spiccano quelle di BNP Paribas, Holcim, Safran e Daimler. Ma non solo. Anche il fronte macro è carico di importanti indicazioni, tra cui si segnalano le prime stime del Pil di Germania, Spagna, Italia ed intera Eurozona, relativa al terzo trimestre. Importante anche il dato preliminare sull’inflazione in Italia e area euro a ottobre. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti giungeranno le spese e i redditi delle famiglie a settembre, oltre che il Pce core e la fiducia delle famiglie calcolata dall’Università del Michigan. Infine in serata l’agenzia Dbrs si pronuncerà sul debito sovrano dell’Italia.
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: