
Per le case unifamiliari la proroga è estesa solo per i proprietari con Isee fino a 25 mila euro
Alla fine la proroga per il Superbonus del 110% è arrivata, ma non per tutti (leggi qui).
Per i condomini e gli Iacp i lavori potranno essere realizzati entro il 2023 e successivamente è previsto un décalage ma invece per le case unifamiliari la proroga è estesa solo fino al 2022 e solo per i proprietari che non superano il limite Isee di 25 mila euro.
L’obiettivo è contenere la spesa per l’incentivo, che è stato molto utilizzato ma costa parecchio allo Stato.
Tuttavia la norma potrebbe finire per risultare anticostituzionale, perché va a penalizzare i proprietari di una casa unifamiliare senza tener conto delle differenze reali di reddito con il proprietario di un appartamento all’interno di un condominio.
Per esempio se un ragazzo single percepisce circa duemila euro lordi al mese supera a stento il reddito limite Isee e non può avvalersi del bonus per ristrutturare una casa che gli è stata data per esempio dai genitori. Al contrario un manager che guadagna 200 mila euro l’anno che potenzialmente vive in un condominio può avvalersi del superbonus per ristrutturare l’edificio gratuitamente.
La disparità rischia di diventare troppo netta e di creare numerose contestazioni con chance anche notevoli di spuntarla.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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