
Le nuove piattaforme di scambio delle valute digitali sono sempre più utilizzate dai giovani trader con una età media di 25 anni. Ma gli utenti conoscono poco i rischi a cui vanno incontro
In India sta spopolando il mercato delle criptovalute, soprattutto tra i ragazzi. Le neonate piattaforme di scambio delle valute digitali sono infatti sempre più utilizzate dai giovani trader indiani, grazie anche alla decisione del Governo di non mettere al bando il business.
Un esempio su tutti è quello di CoinSwitch Kuber, una piattaforma di scambio di criptovalute fondata nel 2017, esclusiva per il mercato indiano e valutata lo scorso mese due miliardi di dollari, cifra record, grazie a un finanziamento di Andreessen Horowitz, Sequoia, Tiger Global e Coinbase. L’utente medio ha solo 25 anni, un’età di 10 anni inferiore rispetto ai giovani trader di cripto negli Stati Uniti.
Le modalità di iscrizione sono facili ed intuitive. La piattaforma chiede agli utenti solamente di caricare dettagli di base sull’identità, condividere il proprio codice fiscale e fare un selfie. Dopodiché, si possono acquistare e vendere oltre 80 diverse criptovalute in operazioni di appena 100 rupie (circa 1,30 dollari). Con questo metodo CoinSwitch ha attirato ben 12 milioni di utenti in circa 18 mesi.
Ma stanno avendo molta popolarità anche le piattaforme rivali come CoinDCX, Bitbns e la controllata di Binance, WazirX. Unico neo è che gli utenti hanno scarsa contezza di cosa significhi detenere attività così volatili nel proprio portafoglio perché nessuna di queste startup si è impegnata ad educarli attraverso una vera e propria campagna informativa.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/SASCHA STEINBACH
Ti potrebbe interessare anche: