
È una delle ipotesi in campo dopo Quota 102
Il Governo Draghi sta lavorando per risolvere il problema pensionistico, per il momento arginato con l’entrata in vigore di Quota 102 alla scadenza di Quota 100 (leggi qui).
Una delle ipotesi che l’esecutivo sta pensando di proporre ai sindacati per riformare la legge Fornero prevede l’uscita dal lavoro anticipata per tutti ma assegno con il sistema contributivo in modo da tenere in ordine i conti dell’Inps.
Un modello che fonda le sue basi sull’Opzione donna, che negli ultimi anni ha permesso il pensionamento con 58 o 59 anni di età e 35 di contributi. Ma con un taglio del 33% dell’assegno. Il Governo ora l’ha rinnovata per un anno alzando l’età a 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome.
Secondo quanto previsto dal Governo, nel 2022 l’85% dei pensionati si troverà nel cosiddetto sistema “misto”: paga una quota retributiva sempre più piccola maturata fino al 1995 e poi tutto contributivo. Per un assegno che viene calcolato per il 65% con il metodo contributivo. Ovvero in base ai contributi versati e non agli stipendi presi. Per questo il taglio sarebbe sempre più modesto, in controtendenza rispetto a quanto avveniva con la legge Fornero.
I sindacati, secondo quanto riporta Open, al momento punterebbero ad altre ipotesi: come quella dell’uscita a 64 anni di età con 20 di contributi ma con ricalcolo contributivo dell’assegno.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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