
I ricavi crescono del 27% . Ad ottobre il patrimonio supera i 200 miliardi, con una raccolta da gennaio di circa 2,9 miliardi
176 milioni. A tanto ammonta l’utile netto di Anima nei primi 9 mesi del 2021. Tra gennaio e settembre 2020 il profitto era stato di 103,3 milioni: la crescita annua è stata pertanto del 71%.
Il periodo si chiude con ricavi pari a 338,7 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto ai 267,3 del corrispondente periodo del 2020. Guardando alle due voci, le commissioni di gestione sono state di 219,6 milioni (+8% annuo), mentre quelle di incentivo sono arrivate a quota 90,4, segnando una crescita anno su anno del 108,8%. Al 30 settembre infine l’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 5,8 milioni, in forte calo rispetto ai 161,4 di fine esercizio 2020.
A ottobre il patrimonio supera i 200 miliardi, con una raccolta da gennaio di circa 2,9 miliardi.
«I primi 9 mesi del 2021 – ha commentato l’amministratore delegato Alessandro Melzi d’Eril – mostrano il ritorno a una stabile crescita organica sui vari segmenti distributivi, solidi risultati finanziari, con l’anno in corso che si conferma sin qui il migliore della nostra storia, elevata generazione di cassa e remunerazione degli azionisti fra dividendo ordinario e piano di riacquisto di azioni proprie. In un settore finanziario italiano in continua evoluzione, ANIMA, forte di questi risultati e delle sue caratteristiche uniche, potrà sicuramente giocare un ruolo di primo piano».
di: Maria Lucia PANUCCI
Ti potrebbe interessare anche: