
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura ha registrato ad ottobre un aumento per il terzo mese consecutivo. Preoccupano i costi di cereali, verdure ed oli vegetali
L’aumento dei prezzi alimentari preoccupa non solo l’Italia ma tutto il mondo. I costi dei cibi più comuni hanno raggiunto il loro livello più alto dal luglio 2011, registrando un aumento per il terzo mese consecutivo. Lo rende noto la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), secondo cui l’indice dei prezzi è stato in media di 133,2 punti in ottobre, in aumento del 3% rispetto a settembre.
Secondo l’Agenzia il picco è legato in particolare all’aumento dei prezzi dei cereali e degli oli vegetali, come l’olio di palma, ma anche a lattuga e broccoli. Solo l’olio di palma è aumentato del 9,6% in questo mese mentre i raccolti ridotti dei grandi esportatori come Canada, Russia e Stati Uniti hanno contribuito a far salire i prezzi del grano del 5%.
Negli Usa l’aumento ha toccato picchi superiori al 5% per i beni alimentari con un cespo di lattuga che arriva a 2,99 dollari e mezzo chilo di broccoli a 4,99 dollari.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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