
Tutte le novità previste nel 2022 nell’ottica dell’addio ai contanti, torna la quota Monti
Dal primo gennaio 2022 entra in vigore la regola che prevede un limite massimo di mille euro per i pagamenti in contanti, al posto dei duemila attualmente concessi.
Si tratta di un grosso cambiamento confermato dal sottosegretario Mef Federico Freni, che va a inserirsi nel nuovo piano di antievasione fiscale voluto dal Governo.
Dal punto di vista pratico, per i pagamenti da 999,99 euro in poi bisognerà utilizzare strumenti tracciabili, come bonifico, bancomat, carta di credito o debito, per qualunque operazione, sia che si tratti di acquisti in un negozio sia del saldo di prestazioni professionali sia di rapporti tra soci e società.
In caso di prelievo superiore a mille euro dal proprio conto, la banca chiederà di giustificare l’operazione e in base alla risposta deciderà se segnalare o meno il prelievo all’Unità di informazione finanziaria.
Il rischio è di incorrere in una sanzione tra i tremila e i cinquemila euro se non si dovesse rispettare il nuovo limite, ma anche di finire nel mirino dell’antiriciclaggio.
È un ritorno alla quota Monti, come fa notare Il Sole 24Ore: nel 2011 con il decreto salva Italia l’allora presidente del Consiglio Mario Monti impose il tetto massimo di utilizzo del contante proprio a mille euro.
La lotta al contante è uno dei grandi obiettivi del Governo negli ultimi anni.
Sulla stessa scia c’è stata anche una progressiva sparizione dei bancomat e degli ATM: in quattro anni passati da 36.754 a 34.204 unità (leggi qui).
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA
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