
Perdura la carenza di componenti elettronici che si ripercuote su tutto il settore automotive
Brusco calo per il mercato dei veicoli commerciali. Ad ottobre sono stati immatricolati 15.130 veicoli, pari a un calo del 19,1% sul 2020 e una riduzione del 12% anche rispetto a ottobre 2019. Dati che annullano la breve ripresa registrata a settembre. E’ quanto emerge dalle ultime stime pubblicate dal Centro Studi e Statistiche dell’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (Unrae).
«La maggiore responsabilità del pesante calo di ottobre – spiega Michele Crisci, presidente dell’Unrae – è da attribuire alla perdurante carenza di componenti elettronici che si ripercuote su tutto il settore automotive e, nello specifico, ha fortemente ridotto la disponibilità di veicoli commerciali da immatricolare. Ma se in queste circostanze critiche c’era da attendersi un segnale di attenzione da parte del Governo, dobbiamo purtroppo constatare che nel disegno di Legge di Bilancio mancano misure concrete di sostegno al comparto».
Nei primi 10 mesi dell’anno il numero complessivo delle immatricolazioni ammonta a 152.380 unità, sostanzialmente in linea (+0,2%) con le 152.102 unità dello stesso periodo 2019.
Dal lato delle motorizzazioni la benzina perde 1/3 dei volumi fermandosi al 3,3% di quota e un calo anche maggiore stabilizza il metano al 2,2% di share. Una lieve flessione coinvolge il diesel, all’84,8% del mercato e il Gpl si conferma al 2,7% del totale. In forte accelerazione i veicoli ibridi al 5,7% di quota dallo 0,2% di un anno fa, mentre gli elettrici salgono all’1,3% del totale.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: NUCCI/BENVENUTI/ANSA
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