
Previsto un piano di verifiche sui requisiti patrimoniali e un controllo dei dati anagrafici
Nuove misure per contrastare i “furbetti” del reddito di cittadinanza saranno inserite all’interno della Manovra 2022 (leggi qui per approfondire) attraverso la quale il governo punta a rafforzare i controlli introducendo una serie di nuovi paletti.
La nuova stretta sui controlli prevede un piano di verifiche sui requisiti patrimoniali con specifico riferimento ai beni detenuti all’estero, che l’Inps dovrà mettere a punto ogni anno, oltre che controlli preventivi dei dati anagrafici di residenza, soggiorno e cittadinanza da parte dell’istituto che dovrà comunicare “casi sospetti” ai Comuni interessati. Le amministrazioni comunali avranno poi 120 giorni per le relative verifiche e, durante questo periodo, il pagamento sarà sospeso.
Aumentano anche i reati che fanno scattare la revoca del beneficio una volta arrivata la sentenza definitiva: si va dal furto all’usura, dallo sfruttamento della prostituzione, passando per il traffico di organi fino ai reati connessi alla droga
Le nuove proposte per potenziare il sussidio come mezzo per il lavoro sono la decadenza dal beneficio dopo due proposte di lavoro congrue rifiutate, così come se non ci si presenta almeno ogni mese presso un centro per l’impiego.
L’offerta di lavoro è ritenuta congrua se il lavoro dista 80 km dalla residenza o vi si arriva in 100 minuti con mezzi pubblici. Il vincolo territoriale salta dalla seconda offerta: è congrua da qualsiasi luogo arrivi in tutto il territorio italiano.
La bozza della manovra prevede anche la riduzione dell’assegno, il cosiddetto decalage, che scende di cinque euro al mese dalla prima offerta congrua rifiutata.
di: Filippo FOLLIERO
FOTO: ANSA / CIRO FUSCO
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