
Un confronto tra le varie tipologie in vista delle spese in programma negli ultimi mesi del 2021
In vista del Black Friday (leggi qui per approfondire) e del periodo di shopping natalizio, i consumatori si moltiplicheranno e di conseguenza anche gli acquisti e le operazioni di prelievo di contante. Diventa, quindi, ancora più importante individuare la carta di pagamento più in linea con le proprie esigenze.
Il nuovo studio dell’Osservatorio SOStariffe.it ha fotografato la situazione del mercato attuale evidenziando pregi e difetti delle varie tipologie di carta di pagamento a disposizione prendendo in considerazione le carte conto con IBAN, le carte di credito e le carte prepagate ricaricabili.
Prendendo in considerazione i costi per l’ottenimento e il mantenimento di una carta di pagamento, le carte conto con IBAN presentano un canone mensile medio di 4,37 euro, con un costo di emissione di 1,07 euro. Per le prepagate il costo d’emissione una tantum è di 5,84 euro mentre il canone mensile medio è di appena 0,45 euro. Per quanto riguarda le carte di credito a rate a saldo, invece, è previsto un contributo di attivazione di 1,54 euro e un canone mensile di 6,67 euro. Le carte di credito a rate, infine, presentano un contributo d’emissione di 3,07 euro e un canone mensile di 4,19 euro.
Lo studio ha preso in considerazione anche i costi di utilizzo evidenziando le commissioni medie applicate dagli istituti bancari. Le carte conto con IBAN sono le soluzioni più economiche per prelevare contanti con una commissione media di 0,27 euro, in caso di prelievo all’ATM della propria banca o di 0,67 euro nel caso in cui l’operazione viene effettuata presso un’altra banca in area euro.
Per il prelievo in valuta diversa dall’euro c’è da considerare il tasso di cambio applicato all’operazione. Anche in questo caso, le carte conto con IBAN si confermano le soluzioni più convenienti con una commissione dello 0,72%. Utilizzare una carta di pagamento al POS, invece, continua ad essere la scelta giusta a prescindere dalla tipologia di carta. Gli istituti bancari, infatti, non applicano commissioni per i pagamenti al POS quando effettuati in area euro.
Da considera anche il massimale di prelievo giornaliero soprattutto quando si preferisce avere a disposizione tanti contanti. Il dato più alto viene registrato per le carte di credito a saldo con un massimale medio di 607 euro mentre quello più basso tocca alle carte conto con IBAN con 445 euro.
Il plafond è un altro parametro importante da considerare. Si tratta del limite di utilizzo effettivo delle carte. Le carte di credito hanno un plafond mensile concordato dal cliente con l’istituto. In media, le carte a saldo hanno un plafond di 23 mila euro mentre le carte di credito a rate registrano un dato medio di 2,639 euro. Per le carte conto con IBAN, invece, il plafond che coincide anche con saldo massimo della carta è di circa 19 mila euro. Le prepagate possono contare generalmente su di un plafond di 5.875 euro.
Dunque quale carta scegliere? Per il prelievo le carte conto con IBAN sono senza dubbio la soluzione migliore in termini di costi anche se il limite giornaliero è il più basso registrato. Prelevare contanti con carta di credito, invece, è decisamente poco conveniente per via della presenza di commissioni percentuali. Le prepagate sono la soluzione più economica per chi è in cerca di una carta per effettuare pagamenti online e al POS, con poche operazioni di prelievo e con un plafond non troppo elevato. Infine, le carte di credito, sono la soluzione giusta per gli utenti più esigenti al netto dei costi più elevati.
In molti casi, inoltre, è possibile richiedere una carta di credito a saldo con l’opzione di attivare, in qualsiasi momento, un piano rateale per ammortizzare le spese nel tempo. Non solo, diversi istituti mettono a disposizione dei titolari delle carte di credito dei servizi accessori che possono rappresentare un plus di sicuro interesse.
di: Filippo FOLLIERO
FOTO: ANSA / CIRO FUSCO
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