
La proposta di KKR soggetta a due diligence e Golden Power. Il prezzo indicato sarebbe pari a 0.505 euro per azione ordinaria o risparmio
Il fondo statunitense Kkr ha presentato una manifestazione d’interesse per il 100% delle azioni ordinarie e risparmio di Tim, un’offerta destinata al delisting della società. Lo ha reso noto Telecom Italia che ha diramato un comunicato a seguito della convocazione del CdA straordinario, avvenuto ieri pomeriggio per esaminare l’interesse e durato circa quattro ore.
Una manifestazione di interesse che, nel caso venisse lanciata, sarebbe soggetta alla condizione del raggiungimento della soglia di adesione minima del 51% del capitale sociale di entrambe le categorie azionarie. Il condizionale è più che d’obbligo visto che la stessa KKR qualifica la sua offerta come “amichevole” e aspira ad ottenere il gradimento non solo degli amministratori della società e il supporto del management ma anche il gradimento da parte dei soggetti istituzionali rilevanti, ossia il Governo che sulle società infrastrutturali gode di poteri speciali ai sensi della normativa sul Golden Power.
Il prezzo indicato da pagare interamente per cassa sarebbe pari a 0,505 euro per azione, sia ordinarie sia risparmio, per una valutazione complessiva della società di 11 miliardi di euro. Si tratta di una valorizzazione di oltre il 60% rispetto al valore di Tim. L’offerta in ogni caso è condizionata allo svolgimento di una due diligence confirmatoria che si stima possa durare circa quattro settimane.
«Il Governo prende atto dell’interesse per Tim manifestato da investitori istituzionali qualificati – afferma il Ministero dell’economia e delle finanze in una nota. – L’interesse di questi investitori a fare investimenti in importanti aziende italiane è una notizia positiva per il Paese. Se questo dovesse concretizzarsi, sarà in primo luogo il mercato a valutare la solidità del progetto. Il Governo seguirà con attenzione gli sviluppi della manifestazione di interesse e valuterà attentamente, anche riguardo all’esercizio delle proprie prerogative, i progetti che interessino l’infrastruttura. L’obiettivo del Governo è assicurare che questi progetti siano compatibili con il rapido completamento della connessione con banda ultralarga, secondo quanto prefigurato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con gli investimenti necessari nello sviluppo dell’infrastruttura, e con la salvaguardia e la crescita dell’occupazione».
Fonti di Governo confermano l’ipotesi di un supercomitato di ministri e tecnici per valutare il dossier Tim. Ferma restando, precisano le stesse fonti, che l’Esecutivo in questa possibile operazione di mercato mantiene la sua neutralità con due capisaldi: gli investimenti per le infrastrutture e la tutela del lavoro.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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