
Stima due miliardi di recupero dalla fatturazione elettronica
«Abbiamo due obiettivi fondamentali da raggiungere: il primo è la migrazione verso soluzioni cloud di almeno il 75% delle PA italiane entro il 2026 e il secondo obiettivo riguarda il completamento dell’interoperabilità di tutte le banche dati pubbliche, incluse quelle fiscali che è ancora un po’ macchia di leopardo». Lo ha detto il ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, Vittorio Colao in audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria.
«Abbiamo un lungo lavoro da fare per incentivare le amministrazioni a investire sul fronte tecnologico, sul fronte della qualità la leva più importante su cui agire è la mancanza di competenze interne alle Pubbliche Amministrazioni, più competenze per avere più innovazione – ha sottolineato il ministro. – Un altro intervento è semplificare il quadro organizzativo, in questo modo possiamo riuscire a rendere fruibili e condivisibili tutte le informazioni fiscali che oggi non è possibile utilizzare».
Non solo. Secondo Colao occorre incentivare l’utilizzo della fatturazione elettronica obbligatoria, grazie alla quale “l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza stimano in due miliardi di euro il recupero al contrasto direttamente riconducibile al miglioramento della sola compliance Iva“.
«Con questo mix di interventi di semplificazione, razionalizzazione e innovazione vogliamo e possiamo creare un sistema fiscale più efficiente e trasparente», ha concluso.
di: Maria Lucia PANUCCI
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