L’interesse degli acquirenti si sposta sulla periferia
Secondo l’Overview del Terzo Osservatorio sul Mercato Immobiliare dell’anno 2021 presentato da Nomisma, il mercato immobiliare italiano può vantare una ripresa iniziata oltre un anno fa e ben consolidata dopo la crisi pandemica.
La domanda continua ad aumentare e i prezzi sono in salita. Il trend generale vede un rinnovato interesse verso le aree di provincia e suburbane, che per il momento pare intenzionato a rimanere stabile.
Finora nel 2021 oltre 3,3 milioni di nuclei familiari hanno deciso di cercare un nuovo immobile: «una risposta in larga parte emotiva – ha precisato Nomisma – che presuppone un’aspettativa di strutturalità dei cambiamenti intervenuti nell’ultimo biennio, la cui capacità di resistenza appare tutt’altro che scontata, non appena il morso del Covid-19 allenterà la sua presa».
Un prerequisito indispensabile per la maggior parte delle famiglie italiane è il supporto delle banche: per questo è presumibile che se gli istituti finanziari iniziassero ad essere più selettive il bacino di interesse dell’utenza calerebbe drasticamente.
Per quanto riguarda i prezzi delle abitazioni, mediamente nel semestre sono aumentati dello 0,8%: un “più” che testimonia la fiducia dell’offerta nella risalita del mercato. Su base annua l’aumento è stato dell’1,16% in media, ma con un picco a Milano del 4,1% e un estremo inferiore a Palermo dove si è registrato un -1,2%.
I tempi medi di assorbimento degli immobili in vedita variano in relazione alla tipologia: ci vogliono circa cinque mesi per perfezionare l’acquisto di un immobile mentre si parla di 9 mesi per uffici e negozi. Nel secondo semestre dell’anno lo sconto praticato sul prezzo richiesto nella media dei 13 maggiori mercati italiani si è attestato al 12,2% per le abitazioni, al 15% per gli uffici e al 15,2% per i negozi.
La pandemia ha spinto le persone ad allontanarsi dalle città e questo trend è in crescita: chi cerca casa vorrebbe più spazio, connettività, salubrità e minori costi energetici anche in un’ottica green. Se si mettono a confronto primo semestre 2021 con primo semestre 2019 si nota come il mercato delle compravendite sia cresciuto del 23,6% trainato soprattutto dai mercati di provincia esterni ai Comuni capoluogo.
di: Micaela FERRARO
FOTO: ANSA / CIRO FUSCO
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