Dopo un calo del 16%, il Bitcoin è tornato a stabilizzarsi
Il settore delle criptovalute ha fra i suoi caratteri più peculiari un’altissima volatilità dei prezzi. Questo significa da un lato che anche le perdite più rilevanti possono essere sfruttate a proprio vantaggio con una buona dose di esperienza nel mercato. Dall’altro, non è raro che una contrazione possa portare alla perdita di cifre davvero considerevoli. È quanto è successo nell’ultimo flash crash che ha investito il mercato delle cripto e che ha causato, nel momento di massima contrazione, un volume di perdite pari a 300 miliardi di dollari.
Al centro di questoflash crash c’è stato innanzitutto il Bitcoin, l’asset forse più conosciuto delle criptovalute che dopo aver toccato il suo massimo storico nel mese di novembre (69mila dollari) è sceso bruscamente a 53mila dollari: un calo del 16%, salvo poi stabilizzarsi a 58mila dollari. Il crollo dell’asset ha naturalmente portato con sé anche una riduzione in termini di capitalizzazione di 900 miliardi di dollari.
L’urto, tutto sommato, è stato contenuto grazie a una generale fase rialzista del mercato delle criptovalute. Ora, fra le novità più attese, c’è il lancio del nuovo tool di Bitcoin, il Taproot.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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