
Il sussidio è destinato alle donne vittime di violenza e sarà erogato dall’Inps
È finalmente partito il progetto del reddito di libertà (ne avevamo già parlato qui). Il sostegno è destinato alle donne vittime di violenza che potranno usufruire di un contributo mensile di massimo 400 euro per non più di un anno. I soldi provengono da un fondo appositamente istituito dal Governo per sostenere il diritto di emancipazione delle donne che si trovano in condizioni indigenti anche a causa di un partner violento e che potranno così sostenere spese abitative e per i figli.
È possibile richiedere il reddito di libertà tramite il nuovo modulo Inps che significativamente estende la platea anche alle donne extracomunitarie. Questo reddito, oltre a essere esente da Irpef, è compatibile con altri sostegni, dal reddito di cittadinanza ai sussidi economici come la NASpI o la Cig.
Il reddito è dunque richiedibile da qualunque donna, con o senza figli, sia seguita da uno dei centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni o dai servizi sociali all’interno dei percorsi predisposti. Il sussidio sarà applicabile principalmente per le spese abitative e il mantenimento proprio o dei propri figli, compreso il loro percorso abitativo.
Il documento per richiedere il reddito di libertà è disponibile nella sezione delle Prestazioni sociali sul sito dell’Inps (qui).
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/ FILIPPO MONTEFORTE
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