
Gli arrivi di turisti internazionali sono aumentati del 58% a luglio-settembre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Tuttavia sono rimasti del 64% al di sotto dei livelli del 2019
Il turismo è stato uno dei settori più colpiti dal Covid e continua ad essere un tallone d’Achille per l’Italia ed il mondo, vista la risalita dei contagi e la presenta della nuova variante Omicron che si sta diffondendo rapidamente. Ebbene, il settore turistico a livello globale dovrebbe segnare quest’anno perdite pari a 2.000 miliardi di dollari rispetto al periodo pre-pandemico, la stessa cifra registrata nel 2020. È quanto prevede l’Organizzazione mondiale del turismo che giudica la ripresa del settore “lenta” e “fragile“. «Le restrizioni ai viaggi imposte negli ultimi giorni dopo l’apparizione della nuova variante Omicron dimostrano che la situazione è totalmente imprevedibile e che il settore turistico non è al riparo da incertezze capaci di provocare enormi danni economici», ha detto il segretario generale dell’Omt Zurab Pololikashvili.
Gli arrivi di turisti internazionali sono aumentati del 58% nel terzo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2020. Tuttavia, sono rimasti del 64% al di sotto dei livelli del 2019. L’Europa ha registrato la migliore performance nel periodo, con gli arrivi internazionali in calo del 53% rispetto allo stesso trimestre del 2019.
«A causa dei casi in aumento e dell’emergere di nuove varianti non possiamo abbassare la guardia e dobbiamo continuare i nostri sforzi per garantire parità di accesso alle vaccinazioni, coordinare le procedure di viaggio, utilizzare i certificati di vaccinazione digitali per facilitare la mobilità e continuare a sostenere il settore», ha concluso Pololikashvili.
di: Maria Lucia PANUCCI
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