La legge di Bilancio e il decreto Sostegni sollevano dall’imposta alcune categorie catastali
Sta per scattare l’ora dell’Imu: entro il 16 dicembre le famiglie italiane dovranno saldare la seconda rata dell’imposta. Il Governo ha però previsto delle esenzioni per diverse categorie di immobili che consentiranno ad alcune famiglie e imprese di non pagare l’Imu.
La prima fascia esente dal pagamento è la categoria catastale D/3: parliamo quindi di cinema, teatri, sale per concerti ma anche arene, discoteche, parchi giochi. I proprietari di questi immobili non dovranno saldare l’imposta, a patto che siano anche gestori del locale.
Vi sono poi le esenzioni indirizzate agli immobili colpiti e danneggiati da un sisma. La legge di Bilancio, nello specifico, ha esteso questa misura alle abitazioni interessate dal sisma del 2012 in Lombardia e Veneto, dal sisma del Centro Italia (2016) e da quello di Ischia (2019).
Rientrano fra gli immobili esenti anche quelli nei Comuni dell’Emilia Romagna per i quali vige lo stato d’emergenza prorogato dopo il terremoto del 2012. Chi avesse chiesto la rateizzazione del pagamento e avesse dunque già versato la prima quota a giugno avrà diritto a un rimborso.
Buone notizie anche per i pensionati non residenti in possesso o in usufrutto di un’abitazione: se hanno maturato la pensione in regime di convenzione internazionale con l’Italia, dovranno pagare un’Imu dimezzata.
Infine, un’esenzione è contenuta anche nel decreto Sostegni: in questo caso, a non dover pagare l’Imu sono i proprietari di immobili in affitto per uso abitativo per i quali è stata convalidato uno sfratto per morosità. Se l’esecuzione dello sfratto rientra fra quelle sospese fino al 30 giugno o fino al 31 dicembre 2021, il proprietario non deve pagare l’imposta ed ha diritto al rimborso se ha già versato la prima rata di giugno.
Avevamo già parlato qui dell’esenzione per le famiglie i cui coniugi hanno residenze separate: L’emendamento al decreto Fisco approvato dalle commissioni Finanze e Lavoro al Senato prevede che l’esenzione sia estesa a una sola casa per nucleo familiare.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/UFF STAMPA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
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