Lotta al cambiamento climatico, protezione delle foreste e impiego dell’acqua sono i criteri valutati da Cdp nella sua classifica
Quali sono le aziende tricolore più sostenibili? A darci qualche indicazione in merito è il Carbon disclosure project – Cdp, organizzazione no profit che ogni anno stila una classifica globale delle imprese più orientate al green. Quest’anno nella A list del rating, l’elenco delle imprese più virtuose, ci sono 6 società italiane: Brembo, Enel, Leonardo, Pirelli, Salvatore Ferragamo e Sofidel Spa.
La classifica, che ha preso in esame oltre 13mila imprese in tutto il mondo, si basa su tre macro-categorie: lotta al cambiamento climatico, protezione delle foreste e impiego dell’acqua. Per ottenere un riconoscimento nella A list, che nel 2021 annovera 200 imprese, è necessario conseguire il punteggio massimo in almeno uno dei tre settori.
Il sestetto si è aggiudicato il voto massimo (A) nella categoria delle imprese che hanno gestito al meglio la lotta ai cambiamenti climatici. Nonostante abbiano trovato posto in questa categoria solo 6 società italiane, a livello globale il nostro Paese risulta tra i più virtuosi.
Lo conferma Maxfield Weiss, executive director di Cdp Europe che in una dichiarazione a Fortune Italia afferma: «La performance italiana è leggermente al di sotto delle altre maggiori economie europee, con la Germania che ha 14 e la Spagna 11 aziende della Lista A. Tuttavia – prosegue – l’Italia è ancora tra i migliori paesi a livello globale». Al primo posto in Europa la Francia, con ben 22 aziende in fascia A.
Quest’anno ad ottenere il riconoscimento massimo nella categoria del cambiamento climatico sono state meno aziende rispetto al 2020 (per la precisione mancano all’appello 80 imprese). Un fatto che si spiega anche con l’inasprimento dei criteri di Cdp “poiché il consenso su ciò che si qualifica come leadership climatica si è evoluto e l’asticella si è alzata”.
Il giudizio positivo dell’Italia si spiega anche grazie al fatto che diverse aziende (17) abbiamo comunque ottenuto la valutazione A-, leggermente sotto la piena approvazione ma con un segnale “incoraggiante“.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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