Su base annua l’export aumenta del 7,4% mentre l’import registra un incremento tendenziale più marcato (+19,4%). La stima del saldo commerciale ad ottobre è pari a +3.888 milioni di euro
Torna a crescere il commercio italiano. Ad ottobre l’Istat stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi con l’estero, più intensa per le importazioni (+2,8%) che per le esportazioni (+1,5%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto all’incremento delle vendite verso entrambi le aree, Ue (+1,4%) ed extra Ue (+1,6%).
Su base annua l’export aumenta del 7,4%; la crescita è più sostenuta verso l’area Ue (+10,6%) rispetto ai mercati extra Ue (+4,0%). L’import registra un incremento tendenziale più marcato (+19,4%), che interessa sia l’area Ue (+12,3%) sia, in misura molto marcata, l’area extra Ue (+30,1%).
Tra i settori che contribuiscono maggiormente all’aumento tendenziale dell’export si segnalano prodotti petroliferi raffinati (con una crescita del 128,4%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+8,7%), articoli sportivi, giochi, strumenti musicali (+25,1%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+12,3%) e sostanze e prodotti chimici (+13,0%). Sono in calo le vendite di autoveicoli (-23,3%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-11,0%).
Su base annua. I Paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale sono Germania (con un aumento del 9,9%), Belgio (+32,6%), Paesi Bassi (+31,9%), Francia (+5,2%) e Spagna (+10,5%).
La stima del saldo commerciale ad ottobre è pari a +3.888 milioni di euro (era +7.587 a ottobre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.141 milioni (era +9.349 a ottobre dello scorso anno).
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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