Non si fermano Sanità, Poste e scuola. Scioperano invece i trasporti, dai bus ai treni, ad eccezione di alcuni servizi e aziende a livello territoriale
Il giorno della mobilitazione per dire no alla Manovra è arrivato. Oggi scendono in piazza Cgil e Uil che giudicano la legge di Bilancio “inadeguata” (guarda qui). E’ il primo sciopero generale dell’esecutivo Draghi, a 8 anni di distanza dall’ultimo unitario, proclamato contro la legge di Bilancio del governo Letta. Ed è il primo sciopero generale con i sindacati divisi dal 2014, quando le organizzazioni guidate allora da Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo chiamarono i lavoratori ad incrociare le braccia contro il jobs act e la legge di stabilità del governo Renzi. In quel caso la Cisl di Annamaria Furlan aveva preferito organizzare delle manifestazioni autonome e lo stesso farà Luigi Sbarra che chiama sabato a piazza santi Apostoli a Roma il popolo della Cisl a manifestare con lo slogan: La responsabilità scende in piazza (ne abbiamo parlato qui).
Lo slogan Insieme per la giustizia di Cgil e Uil guida invece le manifestazioni in cinque piazze principali: Milano, Bari, Cagliari, Palermo e Roma. Nella Capitale, in piazza del Popolo, ci sarà l’intervento dei segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.
Lo sciopero interessa lavoratori pubblici e privati, ma con alcune esclusioni. Non si fermano la Sanità, esonerata sin dall’inizio, e la scuola, che ha già incrociato le braccia il 10 dicembre. Esclusi anche i settori delle Poste, alle prese con la scadenza del pagamento Imu, e dei servizi ambientali. Scioperano invece i trasporti, dai bus ai treni, ad eccezione di alcuni servizi e aziende a livello territoriale.
Nello specifico nel trasporto ferroviario, come indicato dai sindacati, lo stop per il personale viaggiante e addetto alla circolazione dei treni (ad esclusione di Trenord e delle imprese ferroviarie merci), compresi gli addetti alle attività di ristorazione e pulizia, va dalla mezzanotte alle 21 di giovedì. Il tutto nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 e dei treni garantiti per la media lunga percorrenza.
Nel trasporto aereo il personale navigante delle compagnie e gli addetti alle attività operative degli aeroporti, compresi i controllori di volo, scioperano per un turno dalla mezzanotte alle 24, nel rispetto delle fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
Lo sciopero di bus, metro, tram e ferrovie riguarda le principali città (ad esclusione di Venezia e Bari), secondo modalità diverse. A Milano dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 a termine del servizio; a Roma dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio; a Torino dalle 8 alle 14:30 e dalle 17:30 a fine servizio; a Genova dalle 9 alle 17:30 e dalle 20:30 a fine servizio; a Bologna dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 a fine servizio; a Firenze dalle 9 alle 12 e dalle 15 a fine servizio, a Napoli dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio.
Sempre per un turno di lavoro, si ferma il personale di navi e traghetti, ad esclusione dei collegamenti essenziali e con le isole minori.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA/ETTORE FERRARI
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