
Preoccupano l’alto tasso di inattività, lavoro nero e disoccupazione soprattutto al Sud. Servono interventi strutturali
«Il sistema pensionistico in un Paese con 60 milioni di abitanti non si può reggere nel lungo periodo con 23 milioni di persone che lavorano». Lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, a Radio 24, sottolineando l’alto tasso di inattività, il lavoro nero e la disoccupazione soprattutto al Sud. «Notiamo una forte crescita delle entrate contributive, c’è una tendenza positiva, il 7% in più, ma restano fragilità come il tasso di inattività che è molto alto – prosegue Tridico. – Nel nostro Paese mancano circa 10 milioni di lavoratori tra inattivi, scoraggiati, donne e giovani, che non lavorano. Se li avessimo avremmo una sostenibilità del sistema pensionistico diverso. Queste persone mancano soprattutto nel Sud ma c’è un tasso di lavoro nero che sfugge sia al Nord sia al Sud e anche questo è un fattore di fragilità del sistema».
Inoltre la nuova occupazione è trainata principalmente dal lavoro a termine. «Ho sempre detto – ha affermato ancora – che è stata una grande innovazione l’introduzione con il decreto Dignità, sospeso durante la pandemia, delle causali per il rapporto di lavoro a tempo determinato. Oggi il decreto Dignità dovrebbe tornare in piena funzionalità».
Secondo Tridico la povertà esiste e non si fanno interventi strutturali. Il reddito di cittadinanza ha aiutato durante la pandemia, ma andrebbe rafforzato il lato delle politiche attive.
di: Maria Lucia PANUCCI
FOTO: ANSA
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