Ecco in quali casi le partite Iva possono scaricare le spese per gli omaggi a clienti e dipendenti
Non tutti sanno che anche le spese per i regali di Natale, esattamente come le spese sanitarie, possono essere scaricate quali oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi. Ecco modalità, tempistiche e requisiti per usufruire di questa detrazione fiscale.
Innanzitutto, è bene precisare che solo le partite Iva possono scaricare le spese per i regali. E non si parla di qualsiasi tipo di regalo. Le uniche due tipologie di acquisti natalizi scaricabili comprende quelli che il datore di lavoro fa ai suoi dipendenti e clienti e gli omaggi distribuiti a titolo gratuito.
Questi pensierini possono rientrare infatti fra le cosiddette “spese di rappresentanza” che una partita Iva deve sostenere; attenzione però: questa possibilità è esclusa per le partite Iva in regime forfettario. È lo stesso Testo Unico delle Imposte sui Redditi a disciplinare questo tipo di detrazione.
Qui si legge che gli omaggi distribuiti a titolo gratuito con un valore unitario inferiore a 50 euro possono essere detratti al 100%. Lo stesso discorso vale per i regali acquistati per i propri clienti e dipendenti, in questo caso con un tetto massimo di 258,23 euro.
Gli omaggi di aziendali ai propri dipendenti non sono invece spese di rappresentanza, ma vanno classificate come “spese per prestazione di lavoro“, e possono comunque essere detratte.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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