Il comparto del luxury travel consentirà all’Italia di mantenere il primato come meta più gettonata
Il 2022 si prospetta un anno florido per il turismo in Italia, o almeno questo è quanto riporta Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo in Italia. Secondo l’ultimo report dell’Ente, il nostro Paese conserverà anche nel 2022 il primato di meta più gettonata e il settore che ne trarrà più beneficio è quello del lusso, orientato a esperienze nelle città d’arte e nei luoghi naturalistici. A patto che siano ricompresi tutti i servizi e le comodità.
Secondo l’Agenzia dunque il turismo in Italia giocherà la sua partita non solo grazie alle sue splendide mete, ma anche attraverso un sistema di strutture ricettive che guarda sempre più al lusso: resort, boutique hotel, esperienze enogastronomiche, glamping, centri termali e vacanze in barca traineranno l’intero settore.
Un trend in crescita già da tempo: basti pensare che il turismo di lusso ricopre il 15% del fatturato totale del comparto alberghiero e il 25% dell’intero settore turistico. È anche vero che il Paese non è ancora tornato ai numeri globali pre-Covid, quando il turismo da solo costituiva il 13% del Pil nazionale, grazie soprattutto alla presenza di turisti stranieri (l’80% dei turisti totali).
In questo periodo, le presenze internazionali hanno speso complessivamente in Italia 25 miliardi di euro, di cui 14 solo per esperienze immersive nelle città d’arte, nei siti artistici e archeologici, nelle aree naturali e alla scoperta delle specialità enogastronomiche.
Proprio nel post-pandemia, però, le caratteristiche del lusso consentiranno a questo settore di crescere ulteriormente. Le esperienze del luxury vantano infatti flessibilità e possibilità di personalizzare al massimo il proprio soggiorno, oltre a rassicurare i viaggiatori internazionali in merito alle disposizioni anti-covid.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA
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