Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività.
Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.
Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del primo maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi, dal 6% al 12%.
La Festa della liberazione, che cade di giovedì, vedrà oltre 9milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di stanca che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno.
Se la voglia di partite aumenta il budget disponibile è inchiodato ai valori dello scorso anno, intorno ai 320 euro a persona. Per la festa della Liberazione oltre 9 milioni di italiani, un milione in più sul 2023, si metterà in viaggio verso il mare il 31%. Un altro 31% sceglierà le città d’arte e i borghi, le aree interne del Belpaese e un altro 10% verso la montagna per l’ultima sciata di stagione perché in alcune località gli impianti di risalita saranno in funzione fino al 1° maggio.
Incoraggiante il confronto con il 2023: aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia il 47% o andando all’estero 17%. Aumenta anche la permanenza media a destinazione, con 3 italiani su 10 che programmano viaggi di 4 giorni o più, un terzo dei quali unirà i due ponti restando oltre 6 giorni a destinazione.
Per il ponte del 1° maggio partiranno quasi 7,5 milioni di italiani ma le destinazioni anche in questo caso saranno guidate dal meteo incerto. Uno su quattro punterà al mare, città d’arte e borghi totalizzano il 22% mentre la campagna per la gita fuori porta totalizza il 14% di preferenze. Stabile la montagna. Si allarga il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: in netto calo, al 39% dal 51% del 2023, chi resterà nella zona di residenza o nella regione mentre cresce del 14% la quota di coloro che si recheranno all’estero. Previsto in calo del 10%, da 340 a 310 euro, il budget pro capite. Segno che le famiglie dovranno fare le acrobazione per rispettare il budget.
«Sarà un esercizio complicato renderla compatibile con le previsioni incrementali di durata e raggio della vacanza» segnala in una nota Confcommercio.