Pesano inflazione e riprese economica: i banchieri prevedono almeno tre rialzi nel corso del 2022
L’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti potrebbe arrivare prima e più velocemente: ad annunciarlo è la Fed nei verbali della riunione del 14 e del 15 dicembre del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve.
A causare l’aumento sarebbe il rafforzamento dell’economia e la corsa dell’inflazione. «L’outlook per l’economia, il mercato del lavoro e l’inflazione potrebbe giustificare un aumento dei tassi prima e più velocemente di quanto anticipato. Potrebbe essere appropriato ridurre il bilancio poco dopo l’inizio dei tassi di interesse» – si legge, infatti, nei verbali.
Le previsioni parlano di almeno tre rialzi dei tassi d’interesse nel 2022, mentre nella riunione di settembre ne era stato ipotizzato almeno uno. Al momento vengono lasciati allo 0-0,25%, livello a cui sono stati portati nel marzo del 2020 per contrastare gli effetti negativi della pandemia di coronavirus sull’economia statunitense.
La comunicazione ha causato un crollo dei principali indici di Wall Street, in particolare il Nasdaq che ha segnato il peggior risultato dallo scorso febbraio, perdendo il 3,34%.
Inoltre, è stata annunciata l’accelerazione del processo che metterà fine agli stimoli monetari, con un tapering di 30 miliardi di dollari al mese, e non più 15 miliardi, per mettere fine al programma di aiuti da 120 miliardi al mese entro marzo, a due anni dalla crisi provocata dalla pandemia di coronavirus. Il programma prevedeva 80 miliardi in titoli di Stato e 40 miliardi in titoli garantiti da mutui ipotecari.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: EPA/MICHAEL REYNOLDS
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