
Caffè, brioches, pizza e taglio di capelli: gli aumenti riguarderanno molti settori
Anno nuovo, nuovi rincari: stando alle previsioni di Consumerismo No Profit, infatti, gli aumenti che riguarderanno l’energia (leggi qui) influenzeranno non solo le famiglie italiane ma anche negozi, piccole imprese e artigiani, con conseguenti rincari in alcuni settori fino al 15%.
Secondo le previsioni, ecco quali potrebbero essere nel 2022 i prezzi di alcuni beni e servizi di largo consumo. Un caffè al bar potrebbe passare da una media di un euro a circa 1,20. Una colazione resa ancora più costosa dalle brioches: da 1,20 euro a 1,50 euro.
Non va meglio per la tradizionale pizza: una fetta al taglio, prima a 2,50 euro l’etto, potrebbe salire a tre euro l’etto, così come una pizza margherita che da 7 euro potrebbe aumentare a 9. Stessa storia per il pane: il rincaro stimato lo vede salire da 2,50 euro al chilo a 2,99 euro al chilo.
Infine, un taglio capelli per uomo, fino ad oggi a circa 14 euro, potrebbe costare ben 17 euro.
Aumenti su cui Consumerismo mette in guardia: «i 3,8 miliardi di euro previsti dalla Manovra per contrastare il caro-bollette non bastano – afferma il presidente, Luigi Gabriele. – Per combattere l’emergenza in atto servono sia interventi strutturali, sia reperire risorse presso le grandi realtà come Terna, Snam e tutte le società di dispacciamento e distribuzione che in questo momento stanno guadagnando miliardi di euro con le reti dei cittadini. Per questo chiediamo al Governo di introdurre un prelievo sugli extraprofitti degli operatori regolati, rinazionalizzare i gestori di rete energia e gas, aumentare la produzione nazionale, favorire l’introduzione in sede europea di una tassa “Robin Hood” nei confronti dei trader di mercato che non hanno sede in paesi comunitari, e liberalizzare completamente l‘autoproduzione da fonti rinnovabili».
di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA
Ti potrebbero interessare anche: